Quanto i filtri di Instagram stanno cambiando la percezione che abbiamo di noi stessi.
L’altro giorno ho deciso di uscire dalla mia comfort zone (odio essere fotografata più di quanto odio melone) e realizzare un autoritratto. Un bel ritratto.
Un ritratto che di solito avrei scattato per i miei clienti.
Come dopo ogni servizio mi sono occupata della post produzione, cioè di tutti quei passaggi di fotoritocco per rendere lo scatto migliore.
Così, guardando bene il mio volto ho notato i tanti segni che mi porto sulla pelle.
Quei segni che raccontano tante cose di me.
Come la ruga dal naso alla bocca, che vi dice che sono una persona che ama ridere e che ha la fortuna di farlo molo spesso nella vita.
O come il mento, tutto segnato a causa della mascherina che vi dice che non sono una no-mask 🤣
O ancora, le rughe vicino alle sopracciglia, che dimostrano la mia propensione a mettermi sempre sotto al sole nelle ore più calde senza occhiali da sole 😎
Tutti questi segni tendiamo a cancellarli tramite i filtri di Instagram.
Siamo ormai abituati a vedere i nostri visi sempre perfetti, con la pelle levigata e senza pori, i capelli in ordine, una leggera abbronzatura e gli occhi grandissimi.
Questi filtri sono diventati parte integrante di noi a tal punto da non riconoscere più i nostri difetti e le nostre imperfezioni.
Ma sono proprio questi segni che raccontano la nostra storia!
I segni che abbiamo ci rendono autentici, unici e allora perchè cancellarli?
Infatti, anche per la post produzione dei miei servizi fotografici, i ritocchi sono sempre minimi.
Tolgo dei piccoli segni momentanei, tipo il brufoletto da patatine fritte o l’herpes uscito fuori per l’ansia da matrimonio. Tutto qua.
Non vedrete mai stravolgimenti strani, non vi trasformerò mai in un’altra persona.
Perchè noi siamo questo.
Io sono questo.